l'Astrofilo gennaio-febbraio 2015 - page 29

CRONACHE SPAZIALI
ASTROFILO
l’
I
mpiegando l'Hubble Space Telesco-
pe della NASA, gli astronomi hanno
completato la più grande e detta-
gliata survey fotografica in luce bian-
ca di dischi di detriti polverosi attorno
ad altre stelle. I dischi di polveri, creati
verosimilmente da collisioni fra og-
getti rimasti dopo la formazione pla-
netaria, sono stati fotografati sia
attorno a stelle con età di appena 10
milioni di anni sia attorno a stelle con
più di un miliardo di anni.
“È come
guardare indietro nel tempo e ve-
dere i tipi di eventi distruttivi che
in un lontanissimo passato avve-
nivano regolarmente nel nostro
sistema solare, dopo la nascita
dei pianeti”
, ha commentato il
coordinatore della ricerca Glenn
Schneider, dello Steward Obser-
vatory, University of Arizona.
Ritenute un tempo semplici strut-
ture a forma di frittella, le inat-
tese diversità e complessità di
queste strutture di detriti polve-
rosi suggeriscono fortemente che
siano state influenzate gravita-
zionalmente da pianeti invisibili
che orbitano le stelle. In alterna-
tiva, quegli effetti possono risul-
tare dal “radente” transito di una
stella nello spazio interstellare. I
ricercatori hanno scoperto che
non ci sono due dischi di mate-
riale circumstellare con lo stesso
aspetto.
“Abbiamo scoperto che i
sistemi non sono semplicemente
piatti con superfici uniformi”
, ha af-
fermato Schneider.
“Essi sono in re-
altà sistemi di detriti tridimensionali
piuttosto complicati, spesso con in-
clusioni di strutture minori. Alcune
delle sottostrutture potrebbero tra-
dire la presenza di pianeti invisibili.”
Gli astronomi hanno utilizzato l'Hub-
ble Space Telescope Imaging Spectro-
graph per studiare 10 sistemi di detriti
circumstellari precedentemente sco-
perti, in aggiunta a MP Mus, un disco
protoplanetario di età comparabile a
quella dei più giovani dischi di detriti.
Le irregolarità osservate in particolare
in uno dei sistemi anulari, attorno a
una stella chiamata HD 181327, sareb-
bero assimilabili agli effetti prodotti
dall'espulsione di un enorme getto di
detriti nella parte esterna del sistema,
a causa di una recente collisione fra
due corpi.
“Questo getto di mate-
riale è piuttosto distante dalla stella
ospite (circa il doppio della distanza
di Plutone dal Sole)”
, ha precisato il
coinvestigatore Christopher Stark,
del NASA's Goddard Space Flight Cen-
ter, di Greenbelt, Maryland.
“La distruzione catastrofica di un og-
getto di quella massa a una così gran-
de distanza è difficile da spiegare e
dovrebbe essere molto rara. Se stiamo
infatti osservando la recente con-
seguenza di una collisione impo-
nente, il sistema planetario invisi-
bile dev'essere piuttosto caotico.”
Un'altra interpretazione delle ir-
regolarità è quella che il disco sia
stato misteriosamente deformato
dal passaggio di una stella nello
spazio interstellare e abbia inte-
ragito direttamente con del ma-
teriale interstellare invisibile.
“In
entrambi i casi la risposta è emo-
zionante”
, ha detto Schneider.
“Il
nostro team sta attualmente ana-
lizzando successive osservazioni
che aiuteranno a svelare la vera
causa delle irregolarità.”
Nel corso degli ultimi anni gli
astronomi hanno scoperto un'in-
credibile diversità nell'architettura
dei sistemi esoplanetari (i pianeti
sono sistemati in orbite marcata-
mente differenti da quelle osser-
vate nel nostro sistema solare).
Hubble studia cantieri
esoplanetari disseminati
di detriti
I
l disco di detriti a forma di anello che circonda
la stella HD 181327, oggetto di un recente stu-
dio condotto con l’HST. [NASA, ESA, and Z. Levay
(STScI), and G. Schneider (University of Arizona)]
by NASA/ESA/STScI
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