l'Astrofilo gennaio-febbraio 2015 - page 26

CRONACHE SPAZIALI
ASTROFILO
l’
U
n team internazionale di ricer-
catori, analizzando decine di
anni di osservazioni (incluse
quelle del W. M. Keck Observatory
sul Mauna Kea, del telescopio Pan-
STARRS1 di Haleakala e del satellite
Swift della NASA), ha scoperto quello
che sembra essere un buco nero scac-
ciato dalla sua galassia ospite. Il team
era guidato da Michael Koss, che al
tempo dello studio era borsista post
dottorato all’Institute for Astronomy
(IfA) della University of Hawaii a
Manoa.
La ricerca è stata pubblicata nell’edi-
zione di novembre del
Monthly Noti-
ces of the Royal Astronomical Society
.
L’oggetto misterioso è parte della ga-
lassia nana Markarian 177, situata sul
fondo del Grande Carro (tra Phad e
Merak), il celeberrimo asterismo in-
terno alla costellazione dell'Orsa
Maggiore. Sebbene i buchi neri su-
permassicci occupino generalmente i
centri galattici, SDSS1133 (nome del
buco nero in questione) è collocato
ad almeno 2600 anni luce dal nucleo
della sua galassia ospite. Il team è
stato in grado di identificarlo in pre-
cedenti survey astronomiche, vecchie
fino a oltre 60 anni. Nel giugno 2013
i ricercatori hanno ottenuto immagini
ad alta risoluzione dell'oggetto nel vi-
cino infrarosso, utilizzando il telesco-
pio Keck II di 10 metri del Keck Obser-
vatory.
“Quando abbiamo analizzato
i dati, abbiamo scoperto che la re-
gione emittente di SDSS1133 è ampia
meno di 40 anni luce e che il centro di
Markarian 177 mostra evidenze di
un'intensa formazione stellare e al-
tre caratteristiche che indicano una
recente perturbazione, compatibile
con quanto atteso dal rimbalzo di un
buco nero”
, ha riferito Chao-Ling
Hung (University of Hawaii, Manoa,)
che ha eseguito l'analisi delle imma-
gini.
“Crediamo di osservare le conse-
guenze di una fusione di due galassie
nane e dei loro buchi neri centrali”
,
aggiunge la coautrice Laura Blecha,
Einstein Fellow presso l'University of
Maryland's Department of Astro-
nomy ed eminente teorico nella simu-
lazione dei rimbalzi, o “calci”, nella
fusione di buchi neri.
“Gli astronomi
alla ricerca di buchi neri rimbalzati
Sfrattato? Probabile
buco nero trovato a
2600 anni luce da casa
by Keck Observatory
U
tilizzando il telescopio Keck II delle Hawaii, i ricercatori hanno ottenuto im-
magini ad alta risoluzione nel vicino infrarosso di Markarian 177 e SDSS1133.
Le chiazze brillanti gemelle nella regione centrale della galassia sono consistenti
con una recente formazione stellare, una perturbazione che indica una fusione di
questa galassia con un’altra. [W. M. Keck Observatory/M. Koss (Eth Zurich) et al.]
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